La fantastica estate del 2010
Beh, cosa dire di questa calda estate appena trascorsa, tra la mia fantastica famiglia, il mare, il cibo e la mia terra, la mia Italia? Di tutto di più, quel qualcosa che non si riesce a spiegare a parole, perché sarebbero tante; neanche a gesti, diventerei rimbambito; neanche a sguardi, come si fa?
La mia vacanza, vera e propria, fatta di relax e di grandiosa compagnia, è sempre originale, e questa del 2010 non è da meno. Sì, perché anche se non ho fatto nulla di speciale, ho potuto rilassarmi, una cosa non da poco con una mente iperattiva come la mia. Iniziamo per ordine, per grado, cronologicamente, insomma, avete capito.
Il mio arrivo col carro bestiame trenitalia è alle ore 13, ad accogliermi la mia "madre" e il mio fratellino, perché il fratellone lavorava, e fin qui siamo arrivati, appunto. Al mare ci sono stato si e no 4-5 giorni, approfittando dell'intera saga familiare in quei giorni disponibile, perché di lì a poco la stagione lavorativa sarebbe iniziata, e quindi anche le partenze, tranne che per me, eh già! Stranamente, quest'estate sono stato in vacanza, incredibile, poco credibile, ma vero, genuino, insomma, veritiero. Le giornate sono trascorse tranquillamente, tra uscite al centro commerciale Due Mari, molto in voga nella zona lametina e dintorni (che non è un supermercato in stille "prosciutto e dintorni", semmai lo avreste pensato), gli stop frequenti, anzi, più che frequenti al Gamestop, unica realtà italiana di videogiochi che si rifa' al classico mondo di Lupin per quanto riguarda i prezzi, McDonald's e passeggi vari. Altra uscita è stata quella al Vibo Center, qui invece abbiamo la crème vibonese, anzi, la crème de la crème, perché è parzialmente scremata, anche qui visitina al Gamestop, al McDonald's, ma con un paio di new entries come Euronics, Bata, e negozi di vestiti vari, e sala giochi parzialmente funzionante (cfr. parzialmente scremato, poche righe fa'), il tutto in compagnia della mia stupenda famiglia, come è logico, palese e comprensibile, ho cercato di non staccarmi mai né dalla famiglia (non nel senso di Mafia, benchè sia stato al sud), né dai parenti calabro-romani, né dal mio spirito, e per quanto riguarda quest ultimo, è stato incastonato in questa frase per motivi non noti, godendomi il mare che con mio rammarico è stato molte volte sporco, sebbene non sempre, e nel quale ci si poteva trovare di tutto facendone un concorrente agguerrito di eBay, senza usare paypal ma le semplici mani e qualche volta un materassino, o una barca quando l'oggetto d'interesse si fosse trovato un po', come dire, più in là, però il bagno lo facevo, e non solo io, ma tutti i bagnanti, sia per solidarietà che per il titolo che portano, il quale è un puro riferimento al "bagno", non voglio dilungarmi però.
Ho avuto l'occasione tutta calabrese di poter andare all'ultima serata del Tropea Film Festival, con l'intera famiglia, grazie al fatto che Ale lavorava lì, e ho quindi potuto ammirare Rocco Barbaro, Frank Amore (oramai diventato un mito), e Giuseppe Tornatore, che se non fosse stato per il festival non avrei mai saputo chi fosse, benché obiettivamente sia un personaggio di spicco e d'orgoglio per tutto il Sud, e questo lo riconosco senza ombra di dubbio.
Per concludere quindi, il viaggio e la vacanza sono state incredibilmente rilassanti, mi sono persino permesso di giocare all'Xbox 360, incitato dal mio fratello più piccolo, e ancora, grazie alla regia del mio fratellone è in onda da mercoledì su Youtube il cortometraggio "La Palpebra" che consiglio a tutti di vedere cliccando sul titolo stesso. La vacanza ha quindi dato adito alla mia tentazione di rientrare in Italia, subito annientata dall'ipotesi di ufficializzazione dello status di disoccupato, anche se sto lavorando su una strategia da adottare, e stranamente in queste tre-quattro righe c'è troppo lavoro, quindi mi fermo qui. Ora vado a vendere un oggetto su eBay, un Dell 17" LCD, sapete com'è, qui il mare non c'è.
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