Jack Sparrow e le mie dimenticanze
Che sbadato, tra le miriadi cose da - non - fare, stavo dimenticando di aggiornare il mio spazio personale, anzi virtuale, insomma, il mio blog per parlare spiccioli, semplici, e sono a corto di parole aggiuntive. Come ben saprete questa settimana, quella appena trascorsa, è stata la prima come coordinatore, il mio nuovo "job title", ovvero, il mio nuovo lavoro. Una settimana quindi trascorsa all'insegna dell'ambientamento, socializzazione, training, documenti da capogiro, personaggi famosi, e tutto il resto, e che resto! Si parte dunque...
A lavoro procede tutto per il meglio, l'azienda mi piace, ci sono tante persone, si scherza, si ride e, soprattutto, si lavora alla grande! Insomma, un contesto molto competitivo, che propone, almeno questo è quanto ho avuto modo di capire in questi 5 giorni passati, sfide e nuove avventure. Il primo giorno sono arrivato con 1 ora di anticipo, infatti sono andato subito alla caffetteria degli studios, praticamente a fianco dell'azienda, per prendere appunto un bel caffé, quelli giganteschi, quelli denominati Americani di origine controllata (D.O.C. per gli amici).
Dopodiché, ho firmato il contratto definitivo, ho eluso...ehm, mi hanno fatto il tesserino magnetico per poter entrare ai Pinewood Studios e quindi nella mia nuova azienda, e... mi hanno sbagliato il cognome! Al posto di mettere la "a", hanno messo la "o" dopo la "r", per non dire il mio cognome qui per motivi di privacy. Cosa ho fatto? Ho chiesto info utili ai miei manager, i quali mi hanno detto "Se non ti dispiace lasciarlo così, non è che sia proprio un problema, e poi non te lo cambieranno mai...", ah sì? Faccio quello che voglio. Sono ritornato alla sicurezza degli studios, e con caparbietà mi hanno ristampato il tesserino magnetico, in barba agli sciacalli.
Dunque, dicevo, in azienda ho conosciuto persone davvero semplici e divertenti, e credo che sia un buon inizio se il detto, tanto amato dai grandi personaggi, sarà vero, mi riferisco appunto a quello che recita "chi ben inizia è a metà dell'opera". Andando avanti, ho avuto anche modo di vedere personaggi, scusate la ripetizione, famosi. Ma andiamo con ordine verso questo punto, in quanto è spassoso, anzi, ingrippante come direbbe il Gio', a discapito dello "nchiummare", per la cui traduzione vi rimando ai testi degli antichi filologi napoletani, lingua alquanto oscura nell'universo di Anto (che sarei io). Comunque, basta con le bazzecole cazzarola!
Era un giovedì mattina, il mio collega che inizia per G, e non faccio nomi per privacy, racconta che la sera prima, era alla fermata dell'autobus, e che aveva visto Johnny Depp, perché, per chi non lo sapesse, stanno girando "I Pirati dei Caraibi 4" ai Pinewood Studios. Bene, dopo aver richiesto informazioni su questa fermata dell'autobus, perché ce ne stanno tante e io ero solito utilizzare quella di fronte alla mia azienda, quello stesso giovedì mi reco dunque in questo posto. Con mio grande stupore, la fermata si trovava di fronte allo Stanley Kubrik stage, uno dei tanti stages dei Pinewood Studios al cui interno stavano girando parte del film in quel preciso momento, infatti c'erano bandiere dei pirati all'esterno e ai cancelli, come dire "divieto di qualcosa". Mentre aspettavo l'autobus, incredulo, vedo passare davanti a me dapprima uno vestito da pirata, che lì per lì non sapevo chi fosse, benché la sua faccia fosse molto familiare, si trattava infatti di Martin Klebba, scoperto in questo preciso momento grazie a Wikipedia. Il bello è che mi è passato davanti 2 volte, e ci siamo guardati a vicenda, io (l'infame) non l'ho neanche salutato, tra le altre cose, perché? Stavo pensando e ricercando nei meandri della mia mente chi fosse questo nanerottolo di un pirata! Bah, e poi? Ad un certo punto vedo dalla mia destra sbucare una mandria ben folta di pirati che trascinavano uno di quei carrellini che si usano di solito nei set cinematografici, e si dirigevano verso l'interno dello stage, e indovinate chi c'era su questo carrellino? Jack Sparrow! Che con il suo stile da "mi tengo in equilibrio continuamente", mi passa davanti, a 6 metri da me, gridandomi "Heeeeeeeyyy" guardando verso di me (unico scemo alla fermata dell'autobus, che non è molto trafficata, non chiedetemi il perché, tanto non lo so), ero quindi ufficialmente in stato di shock confusionale, cosa ho fatto? Un cenno debole con la mano tipo saluto. Dopo esser scomparso quindi, arriva il mio minibus, e di lì il rientro a casa.
Pensate sia finita qui? No. Siamo a venerdì, primo pomeriggio, io sono in training, e il mio trainer dice di andare a fare una pausa e prendere un caffé magari. Ad un certo punto sbuca uno degli altri coordinatori dicendo che c'è un certo "Johnny" in caffetteria (quella vicino all'azienda, unica degli studios). Allora rientriamo dentro un attimo a prendere le varie fotocamere, e via verso la caffetteria (1 minuto, non è che sia tutto questo gran camminare). Dalla distanza, subito dopo aver chiuso la porta dell'azienda, intravediamo questo individuo che aspetta fuori dalla porta della caffetteria, tutto vestito da... pirata, con delle movenze strane. Era di nuovo Jack Sparrow, appena ci ha visti rientra subito nel ristorantino, che è attaccato alla caffetteria, praticamente l'entrata a sinistra è del ristorante, quella a destra della caffetteria. I miei colleghi vanno dunque verso la caffetteria, io invece mi giro a sinistra, e vedo che all'angolo vicino alla porta c'era Jack che guardava per vedere se eravamo andati in caffetteria e uscire dalla copertura. Sgamato! Gli faccio "Jack Sparrow?" e lui con un gesto da pirata saluta toccandosi la fronte, in costante e perenne movenza da equilibrista. Poi esce fuori, gli stringo la mano, e gli domando com'è il mare oggi, e se ha incontrato qualche squalo, sinceramente ero così emozionato che ho fatto questo tipo di domande idiote. Ad un certo punto sbuca un altro, e stringo la mano anche a lui (diamine, ci mancherebbe), e gli chiedo chi fosse, lui mi ripete 2 volte "Gibbs! Gibbs!", che ovviamente non ricordavo chi fosse, ma che grazie a wikipedia ora lo so e lo ricordo. Poi gli ho chiesto di fare la foto, ma siccome stavano aspettando 2 tizi che uscissero dal ristorante con del cibo... quale momento più opportuno per arrivare? Quindi, i tizi dello staff arrivano dicendo "andiamo, andiamo, che siamo in ritardo, scusatemi per avervi fatto aspettare", e io gli stavo chiedendo in quel momento a Jack una foto, che lui ben volentieri stava accettando, sempre gesticolando come per dire "certo certo, prego" con le braccia aperte, stessa cosa per Gibbs. Ma la mia sfortuna, parziale in questo caso, non me l'ha permesso. Infatti a causa della fretta per andare a fare le riprese, sono dovuti tutti andare su questo tipo di minicar, tipo minigolf che si usano negli studios cinematografici, e si sono allontanati per andare verso lo stage. Peccato, ma non finisce qui, eh no, devo riuscire a fare una foto. Anche se so già che sarà difficile perché Jack Sparrow è copyright della Walt Disney, e sono molto pignoli cazzarola.
In alto una foto degli studios di sera, Jack Sparrow era nel punto dal quale ho fatto la foto, la caffetteria è quindi alle mie spalle.
Per quanto riguarda invece questo fine settimana, ieri ho trascorso una tipica serata napoletana, a casa di Lu&Fa, due miei ex-colleghi 2Kiani, e tanto di cappello al termine appena coniato! Abbiamo quindi giocato a Fifa 11, dove ovviamente non ho perso, e aggiungo un "a facc' ru' cazz'" per usare termini dell'alta borghesia campana, bevuto un po' e siamo anche andati da Francesco's, una pizzeria italiana (fake: fasulla), dove con ben 8 sterline io ho avuto una pizza delle dimensioni di un piatto piccolo dove di solito si mangia una fetta di torta, con esattamente 4 fette di pizza disposte in cerchio per simulare una pizza vera, mentre due altri ragazzi, della Square Enix, hanno avuto un calzone delle dimensioni di un libro in edizione classic e paper-back, insomma, la crème de la créme, e ho messo due accenti diversi in modo da non sbagliare e andare sul sicuro.
Oggi invece è stata una giornata tutto sommato tranquilla, sveglia tardi, cibo, spesa e punti clubcard (di Tesco... storia lunga), e Skype con la family. Ora invece vado a cenare, perché è tardi e la mattina si avvicina, sebbene capisco che questa mia frase sia triste e deprimente come alcune tipiche affermazioni di L&G, che non è Dolce&Gabbana.
Bene, tutto qui, domani inizia una nuova settimana per me, molto più impegnativa credo, perché da domani si entra nel vivo dell'azione!
Un saluto a tutti i miei lettori e buona serata e inizio di settimana.
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