Temperaturizzato
Il tutto si potrebbe esplicare, che terminazzo!, con un'immagine che potrebbe dare il senso più profondo al periodo che va dal lunedì al venerdì: la scala, e non quella di Milano, ma una vera è proprio gerarchia di stati d'animo e di eventi, si parte dal gradino più basso, rappresentato dal lavoro dove, in questo periodo, non c'è una cavolo da fare, la cosiddetta "quiete prima della tempesta" perché appunto non durerà a lungo, e la stagione natalizia videoludica è alle porte. Ecco, questa era il primo scalino, ma più si sale e più, ovviamente, il ritmo diventa incontrollabile, e una serie di eventi si avvicinano, anzi, si sono avvicinati e sono anche finiti dato che è tutto passato, ma non è questo il punto. Giovedì sera ho giocato per la prima volta a poker, grazie al collega Stefan che ha portato una valigetta professionale da giocatore di poker, e Luigi, che in modo fortunato ha vinto imbrogliando ovviamente, abbiamo giocato in un pub, dove abbiamo avuto l'onore di assistere ad una rissa tra la cameriera (a.k.a. fidanzata di Andrea), e 3 personaggi, anzi 2: mamma, madre della mamma, e (poveraccio) figlio della mamma, chiedo scusa ma i nomi non li ho chiesti. Bene, la "mamma", voleva portare a casa una bottiglia di vino che non aveva scolato per intero, teoricamente era già la seconda, ma questo è vietato in Inghilterra dove l'alcol non può essere portato a casa se comprato in un pub. Dopo tante discussioni, chiamate alla polizia, l'unico triste ricordo che ho è stato quello del figlio, un bambino che aveva sì e no l'età del mio fratellino, e vedeva discutere madre e nonna su una bottiglia di vino come delle alcolizzate, e la rissa è andata avanti anche fuori dal locale, con la voce del bimbo che diceva alla madre lascia stare! vieni in macchina! mamma ti prego!, quasi piangendo, poverino... ed è proprio per questo che la società inglese purtroppo fa schifo, anzi, è un disastro, davvero, come dico sempre, questa è una società senza anima e senza valori, e che come dessert, se così lo posso chiamare, va dietro ad una vecchia balorda e a tutta la sua nutrita legione di reali "de sto cazzo". Comunque, venerdì, l'ultimo giorno di questa scala immaginaria, cornutissimo venerdì, cosa sarà mai successo?
Il giorno che finisce con una "i" accentata, ma che inizia per "v", così i più acculturati non diranno "finiscono tutti per i accentata", è andato dopotutto bene, quindi, devo partire con ordine, altrimenti mando tutto a zoccolausen, e non è un paesino sperduto della Germania, quindi tranquilli. Bene, come dicevo nel mio precedente post, ho dovuto organizzare il mio viaggio a Dublino, per quel famoso colloquio di lavoro, il mio primo passo è stato confrontare il prezzo dei taxi della capitale irlandese, dove, come si legge su varie riviste e/o forum, i taxi sono più delle persone, e devo ammettere che mi è parso vero, ma forse perché su un taxi ci stanno più persone? E con questa domnanda spero di aver fatto ridere qualcuno, diciamo un 70% delle persone che leggono, il restante 30 può anche piangere, senza complimenti. Dopo aver prenotato il taxi su internet, con un prezzo tutto sommato competitivo di 45€, la mia carissima valuta europea da tempo rimpianta a causa della sterlina (che nome del cazzo, ti deprime proprio), il mio collega Luigi, che per rispettare la privacy in questo post si chiamerà Andrea, anti-capitalista - sulla carta - mi forniva gentilmente una sorta di terrorismo psicologico facendomi capire che forse ho prenotato presso un'azienda di taxi fantasma, ma non nel senso buono che sarebbe quello di sorpassare senza percorrere la corsia d'emergenza, piuttosto nel senso di "scam", una sorta di società finta che adesca i poveri allocchi che ci cascano, ma io avevo la protezione! La mitica protezione di Paypal! Alla fine non è successo nulla, anzi, il taxi era molto professionale e per chi volesse un consiglio, se andate a Dublino cercate "Dublin Taxi Transfer", affidabile.
Andando oltre, l'1 Ottobre, per non ripetere il nome del giorno, che era venerdì, la mia sveglia è suonata alle ore 4 del mattino, in modo da svegliarmi totalmente, quindi non soltanto aprire gli occhi ma alzare il sedere, prepararmi e poi uscire a prendere l'autobus delle 5 in direzione Londra Heathrow, per gli amici "l'aeroporto". Prima volta in vita mia senza valigia alcuna, solo la mia 24 ore, faccio il check-in della Aer Lingus e via di corsa ai controlli di sicurezza. Sono rimasto molto colpito da questi ultimi, in quanto ho dovuto passare attraverso 3 controlli diversi: il primo consisteva nel mostrare il biglietto e la carta d'identità, il secondo nel far passare la valigetta sotto i raggi X, e fin qui tutto normale, ma è stato il terzo a meravigliarmi: un altro controllo del biglietto e della carta d'identita, con annesso lo scatto di una fotografia in cui ho sorriso per uscire figo, solo che alla fine era una foto che dovevano inserire nei loro sistemi, tanto meglio. Ovviamente nei passaggi non ho inserito il quarto, ovvero i controllo biglietto prima di imbarcarsi, ma quello è sottinteso.
Arrivo a Dublino alle 9.20, in ritardo di 30 minuti dato che l'arrivo previsto era alle 8.50 e la matematica non è in nessun modo un'opinione. Non trovo l'autista, panico totale, ero pronto ad autoscattarmi una foto di delusione e mandarla ad Andrea in modo da mostrarla a Mario (nome fittizio del Mariani), e dargli quindi una soddisfazione, ma... niente, ho telefonato e mi rispondeva uno in dialetto "Gaelico", tradotto: non c'ho capito un cazzo. Giro per 5 minuti e trovo una persona col mio nome, era lui, l'autista, e non uno zingaro ma una persona affidabile e professionale. La mia preoccupazione era appunto che qualora fosse stata un'azienda fasulla, l'autista mi avrebbe portato presso un campo rom e poi tutti quegli orrori della vendita degli organi o dei denti poi placcati d'oro di non so quanti karati. Andando avanti, si è chiaccherato un bel po' in taxi, in modo tale da capire se effettivamente ero in pericolo o meno, ma l'impressione era ottimale, nessun rischio per la mia incolumità, anzi l'autista ha fatto anche da guida turistica fornendomi informazioni utili circa gli affitti, i posti da vedere, e il clima, che alla fine è molto ma molto più accogliente della fredda Inghilterra dove, in questo preciso momento e fin da questo pomeriggio, piove per cause a me sconosciute, anche se lo so che alla fine è sempre lei, quella zombie, quella vecchia, quel mostro, quell'alieno.
Arrivo in azienda, e non trovo l'entrata, perché? Perché ero andato dal retro, dove consegnano la merce, che bell'inizio. Trovo l'entrata giusta, impossibile da mancare dato che comunque è davvero incredibile, come del resto tutto il complesso fatto di edifici nuovi e ad alta tecnologia, il cosiddetto Cherrywood Science and Technology Park, dove aziende come la DELL hanno il loro quartier generale, mentre la Google è ha pochi passi. Prendo l'ascensore e arrivo al piano giusto, segretaria super figa, ma una grandissima stronza, tanto che un'altro po' le stavo chiedendo se aveva mangiato qualcosa di schifoso la sera prima, dato che sembrava scocciata e una tiranna quando rispondeva, poi, per rompere il ghiaccio, le ho chiesto dov'è la toilette perché dovevo assolutamente usarla visto che non avevo avuto il tempo dalle 5 del mattino in poi, e io in aereo non ci vado perché comunque è troppo stretto (per le cronache, di Narnia). Arriva il tipo, prima persona delle sei totali, e andiamo nella stanza dei colloqui, mentre scendevo per le scale mi ha chiesto se mi piace il poker, di cui l'azienda si occupa, e io gli ho detto ovviamente di no, stessa cosa per il golf, di cui vanno pazzi, diciamo che papale papale gli ho detto: guarda, di sport a me piace solo il calcio, scusami, niente di personale.
Nella stanza inizia a parlare lui, e io rimango col mio sguardo serio e fisso, mentre noto che invece a lui la palpebra, se non sapete cos'è visitate questo link, ha un movimento costante, tipo nervosismo, boh forse lavora troppo? Comunque, non gliel'ho chiesto. L'intervista col tizio è durata approssimativamente 30 minuti, intervista molto stressante, dopodiché sono arrivati altri 2 tizi, anche qui ho fatto qualche battuta perché ci stava, e ho creato una buona atmosfera, anche questa un 30 minuti, poi sono entrate altre 2 persone, dei tipi che volevano fare i duri ma che ho saputo gestire alla grande, hah! Pensavano di fregarmi, però erano delle brave persone. E alla fine, altri 30 minuti col manager, una persona per bene. Tra le cose positive dell'azienda, ne cito solo alcune per rispettare la mia privacy, palestra in azienda, cibo gratis con tanto di chef a 5 stelle, bevande gratis, insomma tutto gratis, persino fuori dal lavoro, ma non voglio specificare.
Quindi, ricapitolando il colloquio è durato 2 orette, e dopodiché ho presentato la ricevuta del taxi per il rimborso, e in più gentilmente mi hanno subito prenotato il taxi verso l'aeroporto, dato che dovevo arrivarci prima delle 13.40, quindi diciamo che sono arrivato in quest'azienda, mi sono seduto, ho fatto una serie di colloqui ininterrottamente e poi sono risalito sul taxi per andare in aeroporto e prendere l'aereo per il ritorno, è stato così veloce che sull'aereo pensavo tra me e me, come i pazzi, è stato come andare a Napoli in bus e ritornare, ho detto Napoli perché sono 2 orette, ma voglio precisare che io a Napoli non ci sono mai stato, e nemmeno a Benevento (caro G.d.K.), per non parlare di Salerno (bella 'ru frat' Lui').
Dimenticavo, il taxi per il ritorno a Dublino è stato piacevole, un'altra chiaccherata e giro attraverso il centro di Dublino, dove si è parlato di tutto con l'autista, diverso dal primo ma sempre una brava persona, dalla crisi economica che investirà l'Irlanda a causa della Anglo-Irish bank e a scapito dei contribuenti, comunemente conosciuti come i "semplice cittadini", alla società irlandese in generale, informazioni molto utili e da me altamente richieste in caso appunto di trasferimento, un consiglio a tutti ovviamente, conoscere la cultura prima di trasferirsi è un buon inizio, avrete così il tempo di decidere e capire se effettivamente ci starete bene o no prima che sia troppo tardi.
Infine, dulcis in fundo, un parere sulla società irlandese, che un anno fa' vedevo in modo negativo, forse perché gli inglesi ne parlano sempre male. Ho trovato delle persone gentilissime, davvero, pensate che l'autista mi ha specificato testualmente che in Irlanda gli immigrati, regolari come me e non clandestini, non sono visti "come in Inghilterra", e che specilamente a Dublino c'è una grande comunità di italiani. Con questo, voleva riferirsi al clima tutto inglese di quasi-razzismo, e non sto scherzando purtroppo, diciamo che un buon 40% della popolazione è molto attaccata alla loro terra, e vedono qualsiasi persona "di fuori" in modo non proprio benevolo, specialmente i francesi, nemici giurati.
Bene, tutto qui, la mia settimana si è conclusa in modo strepitoso, infatti oggi che è sabato ho dormito quasi 15 ore, purtroppo dovevo mangiare.
Ah, la foto all'inizio è il cielo di Dublino, a Londra invece era tutto bianco, nuvoloso e pioveva, tanto è vero che all'andata e al ritorno non ho visto nulla, abbiamo viaggiato dentro le nuvole e la nebbia, meno male che i piloti hanno il radar! Questa foto invece esce in regalo, era un pub dentro l'aeroporto di Dublino, una bella birretta prima di partire è il massimo, e poi ho avuto tutto il tempo del mondo dato che la partenza del mio aereo è stata ritardata (anche al ritorno) di 30 minuti, d'altronde non sarebbe stato giusto nei confronti dell'andata no?
Commenti
Posta un commento